Credo di aver superato il mio record di tempo trascorso da single. Molto prossima ai cinque mesi, inizia a farmi davvero strano rendermi conto che la mia vita dipende solo da me.
Non ho nessuno che manderebbe a monte qualcosa di proprio per poter venire incontro ad una mia esigenza, non ho nessuno ben disposto a farmi una valanga di coccole.
Non ho nessuno su cui appoggiarmi pensando: ¨alla fine di questa laurea, potrò non fare nulla dalla mattina alla sera e godermi i soldi affannosamente guadagnati dal mio povero consorte¨.
No, dopo quasi cinque mesi da single, non avere qualcuno accanto inizia a spaventarmi quasi.
Forse è la pigrizia. Forse è l'astinenza.
Tutto sommato in realtà non credo di voler qualcuno che manda a monte le sue cose pur di correre a soddisfare una mia esigenza; non credo nemmeno di voler qualcuno che mi consenta di sprecare ottime occasioni durante la mia vita. Tuttavia, qualcuno che mi faccia le coccole, non lo disdegnerei.
Così, giusto per segnalarlo.
sabato, ottobre 11, 2014
mercoledì, ottobre 08, 2014
Massima di vita n.1
Le persone sono alla ricerca della cosa di cui più hanno bisogno nella vita.
Io sono alla ricerca di un cazzo.
domenica, ottobre 05, 2014
Lettera aperta
Volevo ringraziarti per avermi resa una persona migliore e volevo dirti "mi dispiace" per non esser riuscita a diventarlo un anno prima.
Volevo ringraziarti per tutto quello che mi hai lasciato, per quella dedica su "Gang Bang" che mi ha portato, dopo aver fatto una sfuriata di dimensioni apocalittiche, a vedere il mondo con occhi diversi, per avermi liberata di molti schemi mentali inutili e avermi insegnato a dare importanza alle persone più che alle cose.
Volevo ringraziarti perché, anche se il secondo anno è stato una discesa verso gli Inferi, non ti ho mai ringraziato abbastanza.
Volevo ringraziarti per essere stato quello che io avevo smesso di essere, per la dolcezza infinita e per avermi sempre tenuta su un piedistallo di cui forse troppo spesso ho abusato.
Volevo ringraziarti per tutto quello che abbiamo conservato di noi, perché anche se non ci sono foto ci sono innumerevoli scritti, che forse contano ai miei occhi di più.
Volevo ringraziarti perché te lo meriti, perché sei stato una parte fondamentale di me e della mia vita, perché anche se con immensa fatica mi sei stato accanto in un anno orribile e mi dispiace aver rovinato tutto l'entusiasmo di cui ci siamo inebriati per un anno intero.
Volevo dirti che mi dispiace per essere stata troppo spesso presuntuosa, pretestuosa e capricciosa; per esser stata troppe volte troppo "femmina" e quindi troppo poco coerente piuttosto che essere più spesso "donna".
Volevo dirti che mi dispiace perché forse la colpa di tutto non è solo tua, anche se hai deciso di tirare tutto all'aria per orgoglio, rancore e vendetta a piene mani, ma soprattutto anche mia, che ci ho messo davvero troppo tempo, più di quanto tu hai voluto o potuto aspettare, per essere la persona che adesso sono.
E per tutto quello che adesso c'è, o non c'è, ti ringrazio ancora e mi dispiace immensamente.
Tua, Bi.
Volevo ringraziarti per tutto quello che mi hai lasciato, per quella dedica su "Gang Bang" che mi ha portato, dopo aver fatto una sfuriata di dimensioni apocalittiche, a vedere il mondo con occhi diversi, per avermi liberata di molti schemi mentali inutili e avermi insegnato a dare importanza alle persone più che alle cose.
Volevo ringraziarti perché, anche se il secondo anno è stato una discesa verso gli Inferi, non ti ho mai ringraziato abbastanza.
Volevo ringraziarti per essere stato quello che io avevo smesso di essere, per la dolcezza infinita e per avermi sempre tenuta su un piedistallo di cui forse troppo spesso ho abusato.
Volevo ringraziarti per tutto quello che abbiamo conservato di noi, perché anche se non ci sono foto ci sono innumerevoli scritti, che forse contano ai miei occhi di più.
Volevo ringraziarti perché te lo meriti, perché sei stato una parte fondamentale di me e della mia vita, perché anche se con immensa fatica mi sei stato accanto in un anno orribile e mi dispiace aver rovinato tutto l'entusiasmo di cui ci siamo inebriati per un anno intero.
Volevo dirti che mi dispiace per essere stata troppo spesso presuntuosa, pretestuosa e capricciosa; per esser stata troppe volte troppo "femmina" e quindi troppo poco coerente piuttosto che essere più spesso "donna".
Volevo dirti che mi dispiace perché forse la colpa di tutto non è solo tua, anche se hai deciso di tirare tutto all'aria per orgoglio, rancore e vendetta a piene mani, ma soprattutto anche mia, che ci ho messo davvero troppo tempo, più di quanto tu hai voluto o potuto aspettare, per essere la persona che adesso sono.
E per tutto quello che adesso c'è, o non c'è, ti ringrazio ancora e mi dispiace immensamente.
Tua, Bi.
sabato, ottobre 04, 2014
Verranno a chiederti del nostro amore
Perché noi abbiamo fame, d'amore e di libri.
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Mutt, visto dal truce Jeff:
Noto lettore ossessivo-compulsivo delle scene
under-newage-grunge-ground pisane, si aggirava tempo addietro in modo
losco, spacciandosi per co-conduttore, in puntate notturne presso
un’insospettabile webradio, al solo fine di poter tediare i suoi
ascoltatori con funerei racconti cadenzati da un opinabile accento
abruzzese. Per sanare la sua malsana attitudine allo stupro delle altrui
cervella, è attualmente conduttore di una trasmissione che gli consente
di poter fare quello che meglio gli riesce: la controvoce della morte.
Ne capisce meno (o poco, o niente) in fatto di film, in quanto predilige
lunghe e palloccolose pellicole in bianco e nero, mute e sghembe, che
nemmeno il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha voluto archiviare.
Jeff, visto dal mite Mutt:
Antropofaga seguace della letteratura cannibale, prima ancora di
venire a conoscenza di tale designazione e della propria natura, adora
le manifestazioni dell’estremo, il coinvolgimento tout court, il sangue
che scorre a fiumi (ma solo tra le pagine dei romanzi), i ritmi
cadenzati e gli effetti speciali, nonostante le turbino spesso il sonno
da noir-pop-glam-fifona. Lentezza, spossanti silenzi, costruzioni
convolute, prose ermetiche o più di seimila secondi di fronte al grande
schermo (tremila se nessuno si trucida o intraprende una guerra) possono
condurla a sporadiche manifestazioni di licantropia; difende
strenuamente baluardi quali l’inettitudine della popolazione francese
alla produzione artistica ed è affetta da gravose forme
ossessive-compulsive riguardo tutto ciò che concerne lo zelo e la
simmetria.
venerdì, ottobre 03, 2014
Free hugs needed!
Il bisogno di coccole è direttamente proporzionale al cioccolato ingurgitato.
Solitamente il rapporto è di tipo quadratico.
Questa canzone l'ho postata un sacco di volte, lo so, ma mi sei venuto in mente tu, che una volta mi hai detto che questa è la canzone più bella che sia mai stata scritta.
Devo trovare anche io un posto "carino" dove andare, e qualcuno che venga via con me.
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