Guardo la tua foto e penso che mi piacerebbe tantissimo scriverti. Non che io abbia qualcosa da dirti, in realtà. Non ti conosco nemmeno, non ho idea di chi tu sia. Non conosco il tuo colore preferito, il tono della tua voce. Non conosco il tuo volto a cinque anni e se non per foto, non conosco il tuo volto neppure adesso.
Eppure mi piacerebbe moltissimo scriverti. Vorrei sapere come sono andati questi dieci giorni di vacanza, com'è stato il tuo soggiorno a Barcellona, come ti trovi in questa azienda in cui lavori da molti anni, come ti trovi con la tua fidanzata.
E così cambio destinatario: anche se mi rode ancora di più guardare la tua, di faccia. I capelli nuovi, rasati da un lato. Mi piacerebbe molto scrivere anche a te, ma credo che sarebbe ancora più svilente di quanto possa solo immaginare.
Frasi a metà, risposte non date, discorsi ipocriti: credo che sia tutto quello che puoi darmi.
Eppure mi piacerebbe moltissimo scriverti, ci penso ogni giorno. Vorrei parlare di quello che una volta era tuo e che ora è mio, di come hai fatto a non renderti conto della bellezza e dell'amore, di come hai accartocciato una persona riducendola ad ammassarsi su se stessa. Vorrei parlare con te per conoscere che persona sei, che persona eri, che persona ha fatto innamorare l'uomo che amo.
Guardo le vostre foto e mi piacerebbe conoscervi. Conoscere quello che io non saprò mai se non univocamente; quello che a tutti i costi non dovrei nemmeno voler chiedere. Vorrei tantissimo farmi del male, in modo consapevole. Ascoltare e farmi uscire il sangue dalle orecchie, digrignare i denti per sopire la voglia sfrenata di alzarmi ed avvicinarmi a te per spaccarti il setto nasale. Voglia di farmi del male gratuito, senza che ci sia un vero motivo. Ascoltare di quando eravate piccoli e innocenti e vi tenevate la mano, mentre io sono qui con il mio ammasso di paranoie insensate solo perché non sono in grado di essere felice.
Mi piacerebbe davvero conoscervi, probabilmente senza un motivo, ma mi piacerebbe davvero che un giorno accadesse. Chissà, magari il giorno del vostro matrimonio.
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