lunedì, agosto 05, 2013

Effetto Venezia


A volte nella vita non si può che attendere.
Altre volte, non si può che rimanere in silenzio.
Assaporare la pace intorno con la punta della lingua e farsela bastare, perché appena un po' di più potrebbe uccidere.

Ci si rende conto della mancanza di qualcuno quando la vita s'è portata via tutto, anche il sonno oltre che quella persona, e la notte, quando si riesce a zittire i pensieri per lasciarsi cullare dal tepore del letto, ci si ritrova svegli, urlando a causa di un incubo.
Ecco, ci si rende conto che manca davvero qualcuno, quando accesa la luce, si è soli nel letto con una paura fottuta.

Due giorni fa è successa un'altra cosa che mi ha fatto provare l'immenso dolore del sentire la mancanza di qualcuno; più che altro la delusione del sentirsi impotente nei confronti delle scelte o paure dell'altro.
Ho provato una sensazione stranissima: quella di vivere in un film, come se nulla fosse reale.

Due giovani ragazzi muovevano due marionette sulle note di alcune canzoni dal testo struggente. La ragazza muoveva la marionetta di una donna, con un bel vestito teatrale stile can can. Il ragazzo muoveva la marionetta di un uomo, vestito per bene anch'esso con stile retrò. Le marionette danzavano a ritmo di musica e compievano gesti relativi al testo della canzone.

Erano incantevoli, allo stesso tempo inquietanti.
Ricordo che sono rimasta a guardarli a bocca aperta, spalancata, mentre i burattini con fare disinvolto muovevano occhi, piedi e scioglievano le giunture per compiere il gesto di mandarsi un bacio.
Mi sono sentita proiettata in quella marionetta di donna e ho provato l'immensa paura di rimanere impigliata in un groviglio che non si può districare di invisibili fili trasparenti

Ho pensato alla vita, in particolare a quella di coppia; ho pensato a come siamo vincolati a quei fili, che intrappolano la nostra mente e condizionano le nostre azioni con un intrecciato ingarbuglio di paure e insicurezze.
Ho pensato a come sarebbe bello fare un gesto inaspettato alle spalle del burattinaio, tagliare i fili che ci costringono per poter essere finalmente liberi di muoverci e correre incontro al nostro amato.

2 commenti:

  1. Assicurati che i fili siano utilizzati per tenerti imprigionata e non in vita, altrimenti reciderli potrebbe essere deleterio...
    Scrivi sempre bene anche se continuo a detestare lo stile angosciosi che porti avanti xD
    Buona giornata

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    1. Un giorno imparerò a scrivere anche di cose belle, se solo mi capitassero...

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