C'è una cosa che dovete sapere di me: mi dimentico le cose.
Mi dimentico le cose? Mi dimentico le cose...
Credo fortemente che per capire, almeno parzialmente, il soggetto che andate a leggere, dovete sapere più cose di quelle che attualmente conoscete.
Non vi si richiede conoscenza circa il buco dell'ozono, la quantistica, l'andamento del sovrappeso negli Stati Uniti. Non so esattamente quale grado di conoscenza, relativamente a poi chissà quale ambito, vi si richiede.
Facciamo finta di niente e andiamo oltre.
Cosa stavamo dicendo? Ah sì, mi dimentico le cose.
Soffro di disturbo bipolare e ho spesso gravi amnesie a breve termine: non ricordo cosa dico mentre lo faccio, non ricordo cosa ho mangiato ieri e con chi ho scopato un'ora fa; a volte non ricordo il nome di mia madre, sebbene io l'abbia accompagnata un mese fa a fare la spesa.
E' come se ogni giorno per me fosse totalmente nuovo e totalmente a caso.
Come tutti i poveri sfigati, il disturbo di cui soffro ha un potente lato negativo: ricordo benissimo quello che ho fatto molto tempo fa.
E' come se le cose negative, che faccio o mi succedono, non riescono a ferirmi davvero: dopo cinque minuti le ho dimenticate. Eppure, giacciono lì, sul fondo del mio cervello, dove stagnano ed iniziano ad emergere qualche settimana dopo.
Mi ritrovo ad avere pensieri, ricordi di una persona che io di fatto non conosco.
Se ora uccido un gatto, dopo dieci minuti guardo il corpo e mi chiedo chi possa avergli fatto del male. Magari piango anche, perché no!
Vivo spensieratamente per due settimane e ad un certo punto inizio a sentire un grosso peso sulla coscienza. Inizio a ricordare di un gatto, il corpo di un gatto morto lì sulla strada. Inizio a vedere una mano che si muove in direzione della povera bestia. Vedo il tormento, sento i lamenti che squarciano l'aria intorno.
Vedo tutto, so tutto, sento tutto ciò che riguarda una persona che non conosco.
Ma che mi appartiene.
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