Poco più della sufficienza, nel limbo dei mediocri, poco meno che valida.
Abbastanza, la parola che riempie le mie giornate, insieme a mai e sempre.
Non provo un sentimento abbastanza forte per te.
Sei sempre così ottimista, fiduciosa e paziente.
Non ti arrendi mai.
Non mi sono mai sentita abbastanza per te, perché non sono abbastanza.
Non è perché sono troppo riccia, troppo bassa, troppo sensibile, troppo intelligente. È che non sono abbastanza fredda, stronza, silenziosa, distante.
Con me è tutto meglio, il sesso, il dialogo, le cose condivise. Ma non sono abbastanza. Mi manca qualcosa, quel difetto che ogni giorno vedi in me. Forse è il nome, forse è la lealtà oppure semplicemente che non sono lei.
"Probabilmente è colpa del tempo, era presto", ma non credo sia vero. E anche se fosse, ora è il momento giusto? Esiste davvero un momento giusto?
Come un disco rotto, pezzi contro il muro, frantumato, con le tracce che non saranno mai più sincrone a suonare sullo stesso dispositivo. Come un disco che va riacquistato, nuovo, immacolato, e trattato con cura; inserito in un altro stereo, affinché possiamo tutti udire di nuovo quelle melodie, riprodotte da un'altra fonte e incise su un'altra sorgente. Nuovo, tutto candidamente nuovo.
Come quel sette in pagella circondato da otto e nove, solo in un posto che non è il suo, solo nella sensazione del "non essere abbastanza".
E se la pazienza, i sorrisi, le lacrime, il cuore, il cervello, il sesso, l'aria e gli sguardi non bastano allora è vero, non sono abbastanza.
Alla fine dell'anno avevo tutti otto, nove e paio di dieci. Ce l'ho fatta una volta ad essere quello che voi avete sempre voluto da me. Ce l'ho fatta una volta, quando remando contro la corrente delle voci di tutti che mi dicevano "non è possibile finire per giugno, il progetto e la scrittura della tesi", ad essere quello che io ho sempre voluto da me. Ce l'ho fatta anche quando in extremis ho vinto la gara contro quello che posso essere, che posso dare e posso avere, ottenendo il mio primo 30L.
Ce l'ho fatta diverse volte, con piccole stupide conquiste, superando grandi dolori e perdendo grandi gioie, posso farcela anche stavolta ad essere un po' un supereroe.
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