E' inevitabile pensarci. E' inutile che ti distragga.
Lo hai avvertito, il prurito? Quell'enorme fastidio che giace ora sulla tua pelle?
Lo senti, sì, sì che lo senti, è lì, sul braccio. Proprio lì, nella giuntura del tuo braccio sinistro.
Muovi il capo verso destra, poi ti gratti il naso, la guancia e infine la testa. Convulsamente. Ponici attenzione: un, due, tre!
Ed ora? Non ti rendi conto che stai alzando il braccio, quello destro, e apri la mano e ti gratti l'orecchio? Povero orecchio, vittima di cotanta ingiustificata violenza a causa di un prudore - non comune - giacente sul braccio. Sul braccio, capisci? Stai agendo altrove: molla l'orecchio, diamine!
Ti sei distratto, o forse speravi di esserti distratto. Non hai scampo da cose più banali, figurati da un truce attacco improvviso come questo!
Realizzi che ti prude, ancora, sempre di più, quel fottuto braccio. Prude. Prude. Prude. Prude tantissimo, cazzo!
Allora apri la mano destra, rivolgendo il palmo verso il polso del lato sbagliato. E qual è il lato sbagliato?
Lo poggi. Sei lento. Tocchi tutto l'arto superiore, sinistro, dal polso alla spalla. Sei lento, ricordatelo. Muoviti piano. Sali lentamente. Ti piace tantissimo, quello che stai facendo: ti dona una bella sensazione, come premere su un bernoccolo appena procurato. Sei quasi a metà, ora, sei vicino. Ci sei sopra. E' come collocare il getto della doccia calda, o peggio, bollente, proprio lì, dove prude tantissimo. Per farti del male. E generare sollievo, nel dolore. Infondo, non ti stai mica grattando.
Ora stai risalendo, lungo il braccio in direzione della spalla. Aumenti la pressione e s'inalbera lo stimolo, al punto da indurti a desiderare di tornare indietro. Però sali, perché sei forte, fino alla meta, più velocemente. Il peggio è passato.
Tutto questo casino perché hai deciso che non vuoi grattarti quella cazzo di giuntura. Mah.
Se sei intollerante al lievito, non è bizzarro che dopo l'ingestione di cinque chilogrammi di babà tu avverta un certo prurito! :)
RispondiElimina