... e poi, ad esser precisi, il timore che prevale non è quello che il mondo circostante abbia l'intenzione di ferirci, ma che lo faccia ugualmente, in maniera accidentale. Il lato oscuro della leggerezza, o il lato inevitabile dell'idiozia. Le ferite autoinflitte, generalmente, guariscono in fretta. Servono solo a distogliere l'attenzione.
Il mondo ci ferirà sempre, accidentalmente: "gli altri" non sono noi stessi, con le nostre sensazioni e pensieri. E' normale, dunque, che essi possano talvolta sbagliare, ferendoci. Per questo esistono il dialogo, la disponibilità e il perdono. E le ferite inflitte accidentalmente guariranno più in fretta di quelle autoinflitte.
Lo spirito di Donald Knuth smentisce con fervore.
RispondiEliminaRivolge queste parole al fantasma di Alan Turing:
"sei più forte di una mela, imbecille!"
... e poi, ad esser precisi, il timore che prevale non è quello
RispondiEliminache il mondo circostante abbia l'intenzione di ferirci,
ma che lo faccia ugualmente, in maniera accidentale.
Il lato oscuro della leggerezza,
o il lato inevitabile dell'idiozia.
Le ferite autoinflitte, generalmente, guariscono in fretta.
Servono solo a distogliere l'attenzione.
Il mondo ci ferirà sempre, accidentalmente: "gli altri" non sono noi stessi, con le nostre sensazioni e pensieri.
RispondiEliminaE' normale, dunque, che essi possano talvolta sbagliare, ferendoci.
Per questo esistono il dialogo, la disponibilità e il perdono.
E le ferite inflitte accidentalmente guariranno più in fretta di quelle autoinflitte.