Rovisti tra le briciole di quello che sei e trovi una bomba.
Ognuno ha le sue cose, con le quali giocare. Tu vuoi giocare con una bomba senza la miccia: vuoi far esplodere tutto quello che vedi, tutto quello che incontri, tutto. Tutto quello che hai in mano, vuoi far esplodere. Vuoi una miccia. Vuoi una fiamma. Giochi, e ti diverti: male, ma ti diverti.
Basta infervorarsi, in fondo. E tu sei perfetto. Ti riesce così bene. Sei così bello. Dammi un sorriso. Vuoi farla esplodere, e lei è sempre lì e non cede. Non esplode.
E non hai una fiamma, e non hai nemmeno una miccia. Ma tu vuoi. O forse non vuoi. Ci pensi. Non hai risposta. Sai già che esploderà, prima o poi. A questo punto perchè assistere da spettatore alla propria fine? Sii regista. Falla scoppiare.
Rigira su te stessa, bomba.
Ché puoi controllare il mondo.
Ché puoi controllare la fiamma.
Ché puoi controllare ogni cosa.
Ché puoi controllare la furia che sale mentre scrivi, e ti rendi conto che non hai nessun motivo per fare quello che stai facendo.
Tremi. Pausa. Fine. Continua.
Stai cercando una miccia, stavamo dicendo.
Stai cercando una fiamma, dicevamo anche questo.
Stai cercando un bunker, dove esplodere con la tua bomba, questo non l'avevamo ancora detto. Senza fare danni. Senza fare morti, tranne te: conosci il tuo destino e sai che morirai. Morirai comunque.
A questo punto, falla esplodere.
Fai in modo che il boato ti penetri le orecchie, stuprandole.
E vuoi del fuoco. Che non hai.
E vuoi una miccia. Che non hai.
E vuoi quello che non hai. Scoppia la *BOOM*.
Bomba.
Scoppia in mano.
Scoppia nel bunker, dove ti sei rinchiuso, dove stavi correndo, dove sei crollato.
Non ci sono morti. Tranne te. Che eri già morto, all'inizio della storia, quando ti divertivi: male, ma ti divertivi; quando ancora sapevi divertirti. Come diavolo è esplosa, la bomba, senza miccia e senza fiamma?
Insultati. Sei un coglione. Te lo sei meritato: non hai più la faccia e di te, non restano neanche i brandelli.
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