Londra è una città che dà tanto e proprio per questo ti porta via tanto.
Ho rinunciato a lei due volte, per due ragazzi diversi.
La prima volta è stata per un ragazzo quando ero in quinta superiore. Avevo vinto quindici giorni gratis, viaggio e tutto il resto pagato, perché risultavo vincitrice di non mi ricordo cosa per via del livello del Trinity conseguito nel duemilacinque. Il mio ragazzo non voleva che andassi perché in viaggio con me ci sarebbe stato un altro tipo che ha creato non pochi problemi alla mia fragile adolescenza. Sono stata stupida e pur di non litigare con lui, di non essere lasciata dal ragazzo che amavo, ho rinunciato. La mia professoressa di inglese mi ha odiato fino allo sfinimento, anche se come motivazione avevo portato che era per via dell'imminente esame di stato che non me la sentivo di partire. Londra se n'è ricordata.
La seconda volta è stata per via del mio ex, che come regalo di laurea aveva suggerito ad un altro mio ex con cui sono ancora amica (per fortuna), una data per un viaggio per due persone a Londra in un periodo in cui successivamente si è scoperto che non avrebbe potuto seguirmi. Ero arrabbiata, frustrata, decisi di non partire. Londra se n'è ricordata.
Adesso che ho deciso di riprendermi la mia rivincita, Londra me l'ha fatta pagare ma mi ha regalato una cosa dall'immenso valore. Avevo scritto di un tipo, che mi aveva rubato la ragione e la memoria. Non erano parole tirate a caso. Con lui c'è stato qualcosa che io non ho mai ricordato, forse perché per me è stato troppo traumatico. Qualcosa che ho rimosso dalla memoria letteralmente, come quando ti sbronzi talmente tanto che il giorno dopo non ricordi assolutamente nulla della sera prima. Mi sono ripresa quello che era mia e dopo dieci anni ho deciso di chamarlo per sapere la verità. Adesso che non ho più un grosso pensiero che mi ha sempre tormentato, mi sento padrona della mia vita, completamente.
Ha voluto essere ripagata del favore, ha voluto vendicarsi dei troppi "no" che le ho detto e si è presa una delle cose più care che mi appartenevano. Nonostante stia soffrendo troppo per la perdita, probabilmente fra un po' di tempo riconoscerò che è stato uno scontro ad armi pari, un'intesa cannibale e un reciproco scambio di favori. La Scozia è ancora parte dell'Union Jack, ma né Jack, né il maglione scozzese fanno più parte della mia vita.
Il mio ex sta con un'altra, devo avere quella porco *** di tesi, ho perso l'abbraccio di lana scozzese di mio padre, ho il ciclo, devo studiare per fare due esami entro dicembre. Non esiste momento migliore per cominciare di nuovo tutto da capo, come in quel lontano duemilasei in cui scelsi me a te.
Torno in Italia, purtroppo, ma tornerò da te, mio unico vero amore, ancora, e stavolta non ti abbandonerò più, né ti preferirò a nessun altro. Sarà un dare e avere senza più né morti né feriti.
Ho rinunciato a lei due volte, per due ragazzi diversi.
La prima volta è stata per un ragazzo quando ero in quinta superiore. Avevo vinto quindici giorni gratis, viaggio e tutto il resto pagato, perché risultavo vincitrice di non mi ricordo cosa per via del livello del Trinity conseguito nel duemilacinque. Il mio ragazzo non voleva che andassi perché in viaggio con me ci sarebbe stato un altro tipo che ha creato non pochi problemi alla mia fragile adolescenza. Sono stata stupida e pur di non litigare con lui, di non essere lasciata dal ragazzo che amavo, ho rinunciato. La mia professoressa di inglese mi ha odiato fino allo sfinimento, anche se come motivazione avevo portato che era per via dell'imminente esame di stato che non me la sentivo di partire. Londra se n'è ricordata.
La seconda volta è stata per via del mio ex, che come regalo di laurea aveva suggerito ad un altro mio ex con cui sono ancora amica (per fortuna), una data per un viaggio per due persone a Londra in un periodo in cui successivamente si è scoperto che non avrebbe potuto seguirmi. Ero arrabbiata, frustrata, decisi di non partire. Londra se n'è ricordata.
Adesso che ho deciso di riprendermi la mia rivincita, Londra me l'ha fatta pagare ma mi ha regalato una cosa dall'immenso valore. Avevo scritto di un tipo, che mi aveva rubato la ragione e la memoria. Non erano parole tirate a caso. Con lui c'è stato qualcosa che io non ho mai ricordato, forse perché per me è stato troppo traumatico. Qualcosa che ho rimosso dalla memoria letteralmente, come quando ti sbronzi talmente tanto che il giorno dopo non ricordi assolutamente nulla della sera prima. Mi sono ripresa quello che era mia e dopo dieci anni ho deciso di chamarlo per sapere la verità. Adesso che non ho più un grosso pensiero che mi ha sempre tormentato, mi sento padrona della mia vita, completamente.
Ha voluto essere ripagata del favore, ha voluto vendicarsi dei troppi "no" che le ho detto e si è presa una delle cose più care che mi appartenevano. Nonostante stia soffrendo troppo per la perdita, probabilmente fra un po' di tempo riconoscerò che è stato uno scontro ad armi pari, un'intesa cannibale e un reciproco scambio di favori. La Scozia è ancora parte dell'Union Jack, ma né Jack, né il maglione scozzese fanno più parte della mia vita.
Il mio ex sta con un'altra, devo avere quella porco *** di tesi, ho perso l'abbraccio di lana scozzese di mio padre, ho il ciclo, devo studiare per fare due esami entro dicembre. Non esiste momento migliore per cominciare di nuovo tutto da capo, come in quel lontano duemilasei in cui scelsi me a te.
Torno in Italia, purtroppo, ma tornerò da te, mio unico vero amore, ancora, e stavolta non ti abbandonerò più, né ti preferirò a nessun altro. Sarà un dare e avere senza più né morti né feriti.
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