venerdì, luglio 04, 2014

Happiness only real when shared

Imparare a stare da soli è la cosa più difficile che si possa fare e probabilmente non serve nemmeno a niente. Credo che sia un po' come tutte le cose della vita, ossia un compromesso.
Bisognerebbe imparare a stare da soli pur stando con gli altri, un misto fra l'essere indipendente, mantenere i propri interessi e soddisfare i propri bisogni, continuando a vivere la bellezza del condividere le cose.
Amarsi e curarsi per piacere di più, a sé stessi in primis, pur continuando ad amare più di ogni altra cosa al mondo colui che ci dorme accanto.

"Happiness only real when shared"



Da soli è quasi inutile avere del tempo libero se non si ha accanto qualcuno cui dedicarlo. Ti ammazzi di lavoro, di studio, e quando hai un attimo libero, magari un intero pomeriggio di stasi fra una fatica e la successiva, non sai davvero cosa farci.
Puoi vedere un film, ma i film piacevano un sacco a lui e non poterli vedere con la testa poggiata sul suo petto ma china su un freddo cuscino, ti fa abbastanza deprimere come idea.
Allora leggi un libro, ascolta della musica, e lì scoppi a piangere pensando che siete entrambi appassionati di queste due cose, che potevate parlare ore insultandovi sulla musica indie-gay ascoltata da lui e su quella indie-pop ascoltata da te. Un giorno in una libreria vi siete addirittura trovati a comprare lo stesso libro, senza esservi nemmeno confrontati. Se questa non è sintonia! Peccato che ce n'era una copia sola.

Progetti una casa e un cane (perché i bambini ti fanno decisamente schifo), per poter arrivare alla fine di questo estenuante percorso e poter finalmente tornare a casa tua la sera e trovare il tuo uomo che ti corre incontro con il più vivo dei sorrisi e con in mano un disegno tenerissimo di due omini stilizzati che cenano.
Guardi dietro di lui e trovi la tavola apparecchiata e il cibo in tavola e ti rendi conto che l'unica cosa che vuoi fare è amarlo come mai sei riuscita a fare, perché se lo merita.

Eppure passi le giornate a collezionare trionfi all'università e a renderti conto di quanto triste e vuota sia la tua vita. Passi il tuo tempo a pensare a come sarebbe andata se, a cosa sarebbe successo se, a cosa avresti potuto fare di diverso, a cosa avrebbe potuto fare lui di diverso, se solo, se invece, eppure, però, niente.

La casa la progetti lo stesso, ma il prossimo luglio non ci sarà nessuno ad accoglierti quando tornerai stanca dal lavoro.

Sei sola, accettalo.

1 commento:

  1. macchè sola :) coltivati con tutta la forza che puoi.. un giorno risplenderai al punto da trovare persone sufficientemente equilibrate di cui prendersi cura ed amare! Ora fai quel che devi per te, il resto verrà di sicuro, è positivamente inevitabile quando si è coltivato tanto mettendosi in discussione

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