martedì, ottobre 28, 2014

Perle di saggezza n. 1

"Non permettere ad una botta di endorfine di prendere decisioni al posto tuo.
Controlla l'adrenalina e usala come propulsore per arrivare più in fretta dove vuoi andare!"

domenica, ottobre 26, 2014

Direi un otto

Siamo in autunno ormai da un mese, un autunno che ci sta concedendo il caldo sole almeno in poche ore diurne e che se avesse voluto, avrebbe potuto scaricarci addosso giornate intense e stracolme di pioggia, di vuoto e di niente.
Ma non ha molto senso abituarsi al calore umano ora che arriva l'inverno.
"Ma più di tutti sono drogati quelli innamorati che si strafanno di carezze e baci come noi due."
E' facile coccolarsi il cuore mentre si guarda a letto accanto a noi qualcuno che dorme e che in quel momento ha deciso di sceglierci, chissà per quale motivo.
E' facile lasciarsi andare alla dolcezza di portare, a quello stesso qualcuno, il caffè a letto, o andare a dargli un bacio per poi fargli una linguaccia mentre si va verso la cucina dicendo: "ti si raffredda il caffè se non ti muovi!".
E' facile aggrapparsi alle risate, al vedere totalmente se stessi nel corpo maldestro di un altro; è facile illudersi per un attimo di avere una coperta addosso, ora che è autunno, ma attento: l'inverno è freddo e il maestrale ci farà volare via la coperta da un momento all'altro.
"Now it's three in the morning and I'm trying to change your mind. Left you multiple missed calls and to my message you reply, "Why'd you only call me when you're high? Hi, why'd you only call me when you're high?""
Winter is coming, for each one of us.

mercoledì, ottobre 22, 2014

Pratiche di separazione

Da quando ho deciso di smettere di arrabbiarmi, la sensazione provata deve essermi piaciuta così tanto che da allora non sono più riuscita ad incazzarmi. Chiaramente non parlo della sensazione di nervoso, del cristo tirato giù in modo estemporaneo, del piccolo rigurgito di bile che ogni tanto può risalire alla tua vista. Parlo proprio di quelle crisi di ira funesta che qualcuno di voi ha potuto sperimentare sulla pellaccia che si porta addosso, di quell'ardore nell'inveire verso l'oggetto del malessere, di quella rabbia che fa scappare l'altro o gli suscita un'immensa voglia di ucciderti.
Ecco, l'altro giorno quando a lavoro hanno ben pensato di buttare centoventi pagine di appunti di analisi numerica nel cesto della raccolta della carta, avrei potuto arrabbiarmi, sarebbe stato legittimo. Sarebbe stato legittimo anche quando a mensa ho dimenticato di tappare la bottiglia dell'acqua che avevo messo in borsa e mi si è rovesciato mezzo litro di liquido sui suddetti appunti, raccolti dalla spazzatura due giorni prima. E perché no, era legittimo quando mi sono accorta di aver perso non so dove e non so come un ingranaggio della mia collana orologio, un orecchino, una maglia e un maglione.
Mi sarei potuta arrabbiare per un sacco di cose che sono successe nell'ultima settimana. Mi sarei potuta arrabbiare anche oggi quando ho slegato la mia bicicletta ed è scoppiata la camera d'aria, facendo uscire il copertone della ruota fuori dal cerchione e costringendomi a lasciare lì il rottame. Due secondi dopo è caduto a terra il cellulare e si è aperto a metà.
Avrei potuto fare quello che ho sempre saputo fare, ma a quanto pare è ufficiale: non ho più l'età nemmeno per quello.

Il solito sesso



Ciao, sono quello che hai incontrato alla festa,
ti ho chiamata solo per sentirti e basta…

si, lo so, è passata appena un'ora, ma ascolta:
c'è che la tua voce, chissà come, mi manca.
Se in quello che hai detto ci credevi davvero,
vorrei tanto che lo ripetessi di nuovo…
dicono che gli occhi fanno un uomo sincero,
allora stai zitta, non parlarmi nemmeno.

Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Perché, sai, non capita poi tanto spesso
che il cuore mi rimbalzi così forte addosso,
ed ho l'età che tutto sembra meno importante,
ma tu mi piaci troppo e il resto conta niente.

Dillo al tuo compagno che ci ha visti stanotte:
se vuole può venire qui a riempirmi di botte!
Però sono sicuro che saranno carezze,
se per avere te un pochino almeno servisse.
Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Chiuderò la curva dell'arcobaleno
per immaginarlo come la tua corona,
e con la riga dell'orizzonte in cielo
ci farò un bracciale di regina…
ma se solo potessi un giorno
vendere il mondo intero
in cambio del tuo amore vero!

Sai, qualcosa tipo “cielo in una stanza”
è quello che ho provato prima in tua
presenza…
dicono che gli angeli amano in silenzio,
ed io nel tuo mi sono disperatamente perso.
Sento che respiri forte in questa cornetta…
maledetta, mi separa dalla tua bocca!
Posso rivederti già stasera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Correrò veloce contro le valanghe
per poi regalarti la fiamma del vulcano,
respirerò dove l'abisso discende
e avrai tutte le piogge nella tua mano…
ma se solo potessi un giorno
vendere il mondo intero
in cambio del tuo amore vero!

Posso rivederti questa sera?
Ma tu non pensare male adesso:
ancora il solito sesso!
Ora ti saluto, è tardi, vado a letto…
Quello che dovevo dirti, io te l'ho detto.

lunedì, ottobre 20, 2014

E' troppo tardi, dipende per cosa

Oggi ho deciso di venirti a trovare. Era da un po' di tempo che ci stavo pensando.
Milo stamattina è venuto a svegliarmi. Con il suo solito goffo andamento, è saltato sul letto e mi ha dato il bacio del buongiorno. Mi ha sussurrato: "svegliati, Bi" e poi ha aggiunto: "adesso è il momento di andare".
Ho aperto gli occhi e con un sorriso l'ho mandato via. "Sì, ok, va bene, va bene, mi alzo!", e mi sono tirata su.
Ho indossato il vestito che ti piaceva tanto. Una scarpa, poi l'altra. Ho chiuso i laccetti blu e mi sono tirata su dal letto. Su quel tacco otto, ho raggiunto la scrivania e ho tirato fuori quello che mi serviva.
Lentamente, per non rischiare sbavature che non mi potevo permettere quel giorno, ho aperto la bocca e ho colorato di rosso le mie labbra. Prima l'angolo sinistro che si protende verso il destro, poi su al contrario. Ho sfoderato la penna dell'eyeliner e con certosina precisione ho tirato un'armoniosa riga su un occhio, poi ho tirato l'altra, speculare, simmetrica, perfetta, sull'altro. Oggi sono proprio bella perché sono finalmente felice, tranquilla. I miei occhi sembrano più grandi, aperti e vigili; i miei passi suonano per la stanza più sicuri e fermi.
"Ciao, Milo, fai il bravo. Torno stasera"; prendo la borsa e mi incammino, un passo dopo l'altro, in una lenta e serena passeggiata, senza fretta, senza angoscia, verso la stazione.
Il mio treno è partito cinque minuti fa. Sono arrivata in ritardo. Non importa, avevo davvero voglia di dedicarmi a me stessa per essere raggiante oggi. Mi siedo e aspetto il prossimo treno.

domenica, ottobre 19, 2014

Eva


Io mi guardo intorno ma di alternative proprio non ne vedo
Io mi guardo intorno ma più passa il tempo e meno ci credo
Io sono come San Tommaso
Ci credo solo solo solo se ci ficco il naso.
Eravamo scesi in spiaggia un pomeriggio caldo a passeggiare
In vena di romanticismo ti portai bendata in riva al mare
Poi ti squilla il cellulare
Tu non mi fai guardare,
Io comincio a sospettare

Eva non ti credo quando mi ripeti che hai occhi solo per me
Mi ossessiona questa tua esigenza di restare sola, sola con te
Ormai mi sento un caso perso,
Mario dice: “Guarda che fesso!”
Eva, metti fine a tutto questo.

Massimo mi ha raccontato che eri in giro con un altro uomo
Arrabbiata, mi hai risposto che era tuo cugino di Como
Ma io sono come San Tommaso
Ci credo solo solo solo se ci ficco il naso.
Non sto bene son tre giorni che mi fischiano le orecchie

Siamo il gossip della zona, di nient’altro parlano le vecchie
Sei l’argomento del quartiere

Fai l’occhiolino anche al barbiere,
Io continuo a sospettare
Eva non ti credo quando mi ripeti che hai occhi solo per me
Mi ossessiona questa tua esigenza di restare sola, sola con te
Ormai mi sento un caso perso,
Mario dice: “Guarda che fesso”
Eva metti fine a tutto questo.

Oramai gli indizi mi riportano a una sola spiegazione
Pure i muri sanno che ti sei scopata mezzo rione
Ma è troppo forte il sentimento
Più forte di ogni tradimento
Sarò cornuto, ma io con te sono contento..

Fesso e cuntento


Oucchie ca me guardate pe' senza niente
Ca me vulisseve sempe fesso e cuntento
Oucchie, ma che truvate?!
Oucchie, ma che vulite?!
Oucchie, non ve ne importa cchiù niente
'e chesta vita

Vocche ca m'annummenate pe' senza niente
Ca me vulisseve sempe fesso e cuntento
Vocche, ma c'alluccate?!
Vocche, ma che dicite?!
Vocche, ma vuje ve sentite
quanno parlate?!

Scenne a paura e fa cchiù scuro
Nun me 'mporta si resto asulo
Sì poi facce sulo capa 'e muro
Senz'e te

Oucchie ca me guardate pe' senza niente
Ca me vulisseve sempe fesso e cuntento
Oucchie, ma vuje chi site?!
Oucchie, ma a chi vulite?!
Oucchie, vuje nun sapite cchiù niente
'e chesta vita

Scenne a paura e fa cchiù scuro
Nun me 'mporta si resto asulo
Sì poi facce sulo capa 'e muro
Senz'e te

Scenne a paura e fa cchiù scuro
Nun me 'mporta si resto asulo
Sì poi facce sulo capa 'e muro
Senz'e te

sabato, ottobre 18, 2014

Centottanta chilometri orari

Quando corre così forte su quella bicicletta, Andrea si sente quasi immortale. Sfreccia accanto ad una signora anziana in carrozzella, supera velocemente quel palazzo dal civico diciassette e continua la sua corsa all'impazzata giù per un cavalcavia.
Le lacrime le rigano le guance e bagnano Isabella dietro che le urla qualcosa di incomprensibile ma disperato; cadono copiose sulla strada che si sta lasciando alle spalle, perché nella vita o bevi e piangi o affoghi e piangi ma puntualmente ti tocca anche morire.
Le gambe graffiate, le ginocchia sbucciate, la ghiaia sottopelle di chi le mille cadute subite non le ha mai volute curare, ma ha lasciato che si integrassero a modo loro nel normale percorso di cicatrizzazione del dolore. Le nocche rosse e sanguinanti, spaccate dal vento e dai troppi cazzotti, hanno accarezzato per l'ultima volta il viso di Isabella proprio un attimo prima; la stessa Isabella che l'aveva tradita con un'altra nel suo letto; la stessa Isabella che aveva deciso di non transigere su nulla e adesso l'aveva persa, per l'ennesimo fatale errore.
Il ricordo di qualcosa che probabilmente non è mai esistito, le tormenta il cervello, le fa vomitare l'intestino e la fa correre su quella bicicletta il più veloce possibile per andare il più lontano possibile e schiantarsi a centottanta chilometri orari, dritta contro un muro.

Ti aspettavo, Rossa

Rosso, se non esistessi bisognerebbe inventarti!

venerdì, ottobre 17, 2014

Io non ce la farei


Di nuovo tu e le lacrime amare

Monica dormiva su quel letto ormai spoglio. Lui la guardava nervosamente fumando la quinta sigaretta dell'ultima ora. Trascinava avanti e indietro la sua pesante carcassa umana, piena di niente, avanti e indietro lungo la stanza aspirando colossali boccate di fumo nero. Le mani sporche di grasso, di rabbia e di merda. La faccia che crollava sotto lo stesso peso dell'avarizia.

"Ci sono innumerevoli modi di essere felici. Ci sono innumerevoli modi di essere infelici. Nessuno di questi potrai mai conoscerlo da un banale scritto."

I ricci capelli neri le cadevano sulle spalle mentre a pancia in giù poteva godere delle tre ore di sonno che la vita le concede ogni giorno. Lui la guardava e si sentiva perso. Su e giù per quelle scale, su e giù per i piani del palazzo, indeciso se lanciarsi o tornare a letto ancora una volta, in quel letto ad ore che mai potrà davvero soddisfarlo.

"Mi dispiace ma non sono fatta per amarti, solo per possederti, distruggerti, strapparti l'anima e giudicarti. Mai cambierai ai miei occhi, qualunque cosa tu faccia."

Avanti e indietro nervosamente e Monica continuava ad essere per lui irrimediabilmente bella e irrimediabilmente sbagliata.

giovedì, ottobre 16, 2014

Oggi piove e tu non mi saluti più

Sapete che cosa penso? Che ogni persona ottiene dalla vita quello che tutto sommato merita. Con questa frase lapidaria, non voglio in realtà dire che chi non ottiene nulla non merita nulla in assoluto e tutte le cose orribili che vi vengono in mente; il concetto che vorrei esprimere è forse troppo lungo e tedioso e va oltre lo scopo di questo post: mi limiterò, dunque, soltanto a riassumere gli aspetti necessari del mio pensiero al fine di poter concludere con la frase che in modo assoluto riassume lo stato d'animo e di questa giornata.
Non vi "attaccherò un pippone" immenso sul karma, soprattutto perché se non siete in alcun modo d'accordo sul fatto che le vostre azioni avranno una ripercussione in modo esattamente proporzionale a livello di intensità e fattore bontà/cattiveria del vostro agire sulla vostra vita, smetterete di leggere. Oddio, non è che tutto sommato me ne importi qualcosa in generale, ma in questo caso specifico mi piacerebbe davvero che continuaste fino alla fine.
Sebbene tutti vorremmo che la nostra vita fosse perfetta e meravigliosa sotto ogni punto di vista: economico, lavorativo, sessuale, amoroso, etc., tutto ciò non è spesso possibile quindi prima ci rassegniamo e meglio è per la nostra sanità mentale.
Appurato questo, ci sono esatti istanti della nostra esistenza in cui deve accadere qualcosa, con o senza il nostro permesso. Io sono dell'opinione che a tutto c'è un motivo, e anche se spesso vorremmo spaccare a cazzotti un muro imprecando chissà quale Dio in cui nemmeno crediamo, blaterando cose come "ma chi cazzo me l'ha fatto fare? perché mi merito tutta questa sofferenza?", anche quei momenti hanno un motivo di esistere. Un motivo che sicuramente su due piedi non capiamo, ma che un giorno sicuramente ci sarà chiaro, se ci interessa davvero dare alla nostra vita la svolta migliore che possa avere.
Appurato anche questo, ho appena realizzato che nello scorso anno, con molta fatica, impegno e sofferenza, ho predisposto le basi per quello che tutto sommato è attualmente il mio presente. Dopo essermi fatta un culo immenso studiando giorno e notte, sono riuscita a maturare un numero sufficiente di crediti tale da poter richiedere la borsa di studio per la tesi all'estero, cosa di cui vi ho ammorbato le palle da settimane a questa parte. Inoltre, la media degli esami che ho sostenuto, è tutto sommato molto alta quindi sono abbastanza speranzosa di poter lasciare l'Italia con duemila euro a disposizione per potermi pagare il soggiorno di circa quattro mesi a Sheffield (me ne vado anche senza i soldi, sia ben chiaro).
Concludo tutto il sunto dicendo che per la mia visione delle cose, questo è tutto quello di cui al momento io avevo davvero bisogno: smettere di appoggiarmi ad una persona di riferimento e rendermi conto che non sono un'idiota che non vale quattro soldi e ha bisogno di stare con qualcuno per poter avere l'autorizzazione morale a fare la casalinga visto che è troppo impaurita dal mondo esterno fatto di responsabilità; realizzarmi professionalmente; smettere di avere paura di laurearmi perché anche se non mi laureo ho un ragazzo che mi ama; smettere di avere paura di rischiare; decidere di andare in un posto in cui si parla una lingua che tutto sommato al momento parlo soltanto sommariamente stile modalità di sopravvivenza. Avevo bisogno di questo, e avevo bisogno di ottenerlo da sola, senza il supporto di nessuno, senza qualcuno che gioisse con me perché una coppia condivide non solo i dolori ma soprattutto le gioie.
Dall'alto della mia presunzione, perché in momenti come questi è necessaria a trattenermi con il culo su quello che ho ottenuto anziché correre da te che sei la persona di cui, nonostante l'immensa merda reciprocamente lanciata, non riesco a fare a meno, penso che probabilmente l'unica cosa di cui tu abbia bisogno in questo momento è farti prendere per il culo dalla tipa che adesso ti scopi, a cui piacciono gli uomini "maturi" che "fanno cose fiche con la matematica", venuti prima di te e che stanno ancora raccogliendo i cocci di se stessi.
Perché se mi odi, se hai deciso che sono una persona così spregevole che non merita nemmeno il tuo saluto, che hai cancellato da ogni minimo angolo della tua vita e che probabilmente preferiresti morisse o non fosse mai esistita, allora ti meriti tutto quello che hai seminato e che con la tua stasi stai forse ancora seminando.
Questo è quello che vorrei pensare, per sentirmi arrabbiata e quindi autorizzata ad inveire contro di te. Ma la verità è che sono solo dispiaciuta dell'esistenza di tutto questo inutile rancore.

Devo riuscire a dormire

In un periodo in cui non trovo il tempo nemmeno per me stessa, stare da sola non è poi così male. Considerando che passo in camera il minimo indispensabile per poter dormire quelle quattro ore a notte, non ho sufficiente tempo a disposizione per poter sentire la necessità, il bisogno, la voglia di qualcun altro accanto.
Il lavoro, la corsa per consegnare i moduli per la tesi, la corsa vera e propria la mattina, la piscina, il fantasticare pensando a te che sei così bello, le matrici invertibili e quelle hermitiane, il legame autentico con un fratello, l'abbraccio di un'amica e gli insulti amorevoli di un'altra.
Ho tutto quello che al momento mi serve, perché per poterti amare, devo prima immensamente amare me stessa. E voglio essere il meglio che riesco a farne di me.
Nel frattempo, ho constatato che è impossibile smettere di preoccuparsi di qualcuno cui hai voluto troppo bene, soprattutto quando di bene gliene vuoi ancora molto.

Domani c'è la tua laurea ed io sarò lì, al tuo fianco, perché sei stata la cosa più bella di questo tremendo duemilaquattordici. Grazie, per essere stata quello che mai nessuno ha avuto il coraggio di essere per me.

martedì, ottobre 14, 2014

Signore e signori, vado a fare la tesi all'estero

Ho un relatore, e questo lo sapevate già.
Adesso ho anche una tesi, proprio sull'argomento che mi interessava: "opinion mining and temporal mining analysis on social media"!!!
E per concludere in bellezza, la mia tesi si svolgerà presso il Dipartimento di Informatica dell'Università di Sheffield!!! YAHOOO!!!
Me ne vado, parto, arrivederci, caput!
Il primo febbraio sarò già in terra straniera. Passate a salutarmi prima, se vi capita. Ce l'ho fatta, il mio lavoro sta ripagando. Grazie, soltanto a me.

sabato, ottobre 11, 2014

Metà gestazione

Credo di aver superato il mio record di tempo trascorso da single. Molto prossima ai cinque mesi, inizia a farmi davvero strano rendermi conto che la mia vita dipende solo da me.
Non ho nessuno che manderebbe a monte qualcosa di proprio per poter venire incontro ad una mia esigenza, non ho nessuno ben disposto a farmi una valanga di coccole.
Non ho nessuno su cui appoggiarmi pensando: ¨alla fine di questa laurea, potrò non fare nulla dalla mattina alla sera e godermi i soldi affannosamente guadagnati dal mio povero consorte¨.
No, dopo quasi cinque mesi da single, non avere qualcuno accanto inizia a spaventarmi quasi.
Forse è la pigrizia. Forse è l'astinenza.
Tutto sommato in realtà non credo di voler qualcuno che manda a monte le sue cose pur di correre a soddisfare una mia esigenza; non credo nemmeno di voler qualcuno che mi consenta di sprecare ottime occasioni durante la mia vita. Tuttavia, qualcuno che mi faccia le coccole, non lo disdegnerei.
Così, giusto per segnalarlo.

mercoledì, ottobre 08, 2014

Massima di vita n.1

Le persone sono alla ricerca della cosa di cui più hanno bisogno nella vita. 
Io sono alla ricerca di un cazzo.

domenica, ottobre 05, 2014

Lettera aperta

Volevo ringraziarti per avermi resa una persona migliore e volevo dirti "mi dispiace" per non esser riuscita a diventarlo un anno prima.
Volevo ringraziarti per tutto quello che mi hai lasciato, per quella dedica su "Gang Bang" che mi ha portato, dopo aver fatto una sfuriata di dimensioni apocalittiche, a vedere il mondo con occhi diversi, per avermi liberata di molti schemi mentali inutili e avermi insegnato a dare importanza alle persone più che alle cose.
Volevo ringraziarti perché, anche se il secondo anno è stato una discesa verso gli Inferi, non ti ho mai ringraziato abbastanza.
Volevo ringraziarti per essere stato quello che io avevo smesso di essere, per la dolcezza infinita e per avermi sempre tenuta su un piedistallo di cui forse troppo spesso ho abusato.
Volevo ringraziarti per tutto quello che abbiamo conservato di noi, perché anche se non ci sono foto ci sono innumerevoli scritti, che forse contano ai miei occhi di più.
Volevo ringraziarti perché te lo meriti, perché sei stato una parte fondamentale di me e della mia vita, perché anche se con immensa fatica mi sei stato accanto in un anno orribile e mi dispiace aver rovinato tutto l'entusiasmo di cui ci siamo inebriati per un anno intero.
Volevo dirti che mi dispiace per essere stata troppo spesso presuntuosa, pretestuosa e capricciosa; per esser stata troppe volte troppo "femmina" e quindi troppo poco coerente piuttosto che essere più spesso "donna".
Volevo dirti che mi dispiace perché forse la colpa di tutto non è solo tua, anche se hai deciso di tirare tutto all'aria per orgoglio, rancore e vendetta a piene mani, ma soprattutto anche mia, che ci ho messo davvero troppo tempo, più di quanto tu hai voluto o potuto aspettare, per essere la persona che adesso sono.
E per tutto quello che adesso c'è, o non c'è, ti ringrazio ancora e mi dispiace immensamente.

Tua, Bi.

sabato, ottobre 04, 2014

Verranno a chiederti del nostro amore

 
Perché noi abbiamo fame, d'amore e di libri.
 
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Mutt, visto dal truce Jeff:
Noto lettore ossessivo-compulsivo delle scene under-newage-grunge-ground pisane, si aggirava tempo addietro in modo losco, spacciandosi per co-conduttore, in puntate notturne presso un’insospettabile webradio, al solo fine di poter tediare i suoi ascoltatori con funerei racconti cadenzati da un opinabile accento abruzzese. Per sanare la sua malsana attitudine allo stupro delle altrui cervella, è attualmente conduttore di una trasmissione che gli consente di poter fare quello che meglio gli riesce: la controvoce della morte. Ne capisce meno (o poco, o niente) in fatto di film, in quanto predilige lunghe e palloccolose pellicole in bianco e nero, mute e sghembe, che nemmeno il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha voluto archiviare.

Jeff, visto dal mite Mutt:
Antropofaga seguace della letteratura cannibale, prima ancora di venire a conoscenza di tale designazione e della propria natura, adora le manifestazioni dell’estremo, il coinvolgimento tout court, il sangue che scorre a fiumi (ma solo tra le pagine dei romanzi), i ritmi cadenzati e gli effetti speciali, nonostante le turbino spesso il sonno da noir-pop-glam-fifona. Lentezza, spossanti silenzi, costruzioni convolute, prose ermetiche o più di seimila secondi di fronte al grande schermo (tremila se nessuno si trucida o intraprende una guerra) possono condurla a sporadiche manifestazioni di licantropia; difende strenuamente baluardi quali l’inettitudine della popolazione francese alla produzione artistica ed è affetta da gravose forme ossessive-compulsive riguardo tutto ciò che concerne lo zelo e la simmetria.

venerdì, ottobre 03, 2014

Free hugs needed!

Il bisogno di coccole è direttamente proporzionale al cioccolato ingurgitato.
Solitamente il rapporto è di tipo quadratico.


Questa canzone l'ho postata un sacco di volte, lo so, ma mi sei venuto in mente tu, che una volta mi hai detto che questa è la canzone più bella che sia mai stata scritta.
Devo trovare anche io un posto "carino" dove andare, e qualcuno che venga via con me.