sabato, settembre 18, 2021

Mi auguro sia un ritorno

Non ho scritto nulla su queste pagine per circa 3 anni.
Guardo la lista dei blog che seguo, qui a destra, e noto che è stato un destino comune.

Senza parole? Senza tempo? Senza speranza? Cosa siamo diventati?

Oggi è il 18 settembre 2021. Sono cambiate tante cose intorno a me e dentro di me.
Ho cambiato città, lavoro, compagno di vita, ambizioni e progetti. Sono morta e rinata come spesso mi è successo, mi sono reinventata per bisogno o voglia, mi sono ricostruita da zero e forse, alla conclusione dell'anno di transizione che si è appena concluso, è tornato anche il mio bisogno di esprimermi per meglio affrontare l'anno di assestamento che è appena iniziato.

Troppo sola? Troppo confusa? Troppo spaventata?

Sicuramente sono una persona al momento con tante domande, con tante difficoltà e sempre, indiscutibilmente e inspiegabilmente, con tanta rabbia.

Rileggevo i posti degli scorsi anni e mi ci ritrovo ancora, li rileggo e provo la stessa sofferenza di allora ma non la stessa gioia, nei rari casi in cui ho scritto un post non deprimente.

La mia vita si muove a cicli: ho scritto un post in cui desideravo avere un amico con cui passare il mio tempo e le mie giornate e il bisogno è ancora presente; ho scritto un post nel 2015 in cui elogiavo settembre come mese spartiacque in cui celebrare il nuovo anno e qualche giorno fa mi sono ritrovata a ricordarlo; ho scritto un post, forse anche più di uno, circa il bisogno di non rovinare le mie storie d'amore e mi ritrovo ancora oggi a chiedermi il perché di certe manie di autodistruzione che mi appartengono da, ahimè, sempre.

Vorrei poter scrivere con lo stesso trasporto di anni fa ma sono soltanto più stanca e più affranta, quasi incapace di provare una sensazione profonda, che mi arrivi dentro e mi scuota in modo definitivo.

L'unica vera, disarmante e feroce emozione che sono stata in grado di provare quest'anno ad agosto è stata a seguito della perdita di qualcuno per cui provavo, e provo tuttora, sentimenti molto controversi. Dentro di me si è creato un buco nero che ha fagocitato tutta la felicità che è derivata da altri lieti eventi; dentro di me si è stabilizzato un silenzio glaciale e angosciante perché chi ai miei occhi aveva il compito di risollevarmi aveva a sua volta bisogno della stessa cosa per cui ci ritroviamo ora come isole bagnate dallo stesso mare in tempesta.