giovedì, giugno 21, 2018

Ambizione

Tutti parlano di ambizione ma pochissimi sono in grado di associarla ad un contesto diverso da quello lavorativo. Inoltre, ambizione è una parola ambivalente.

Tratte dalla versione digitale della Treccani, le definizioni della parola ambizione sono nell'accezione negativa:
"desiderio di potere, di onori, di grandezza; vanità, orgoglio smisurato",
mentre nell'accezione positiva:
"desiderio di eccellere, di migliorare la propria posizione sociale o professionale".
Vi dirò: a me non piacciono queste definizioni.

La versione digitale del Garzanti Linguistica ne dà una soltanto, che prescinde dall'accezione che ciascuno, in base al contesto, può associargli come meglio crede, ossia
"volontà di ottenere qualcosa che si desidera ardentemente; viva aspirazione a eccellere, a ottenere successo".
La mia ambizione in questo momento è strutturata in diversi elementi.

La mia ambizione è riuscire ad identificare, accettare ed acquisire la mia posizione nella società in cui vivo e nel mondo tutto.

La mia ambizione è trovare qualcuno che desideri passare il suo tempo con me e lo faccia di conseguenza; è sentirmi meno sola in un mondo costituito da animali a-sociali, persi dietro i loro impegni autoimposti e mal gestiti, dietro i "sono troppo stanco" o "esco tardi da lavoro" o "non ho voglia".

La mia ambizione è trovare qualcuna simile a me, stanca di dover vivere per lavorare e di dover rincorrere gli obblighi e i doveri; qualcuna che senta il bisogno di fermarsi ad accarezzare il proprio compagno, qualunque specie esso abbia, di uscire dopo lavoro anche mezz'ora per guardare l'Arno sulle Piagge e di chiacchierare con un altro essere umano respirando leggermente per fermare il tempo intorno; qualcuna che senta il bisogno di passare il suo tempo con me e mi consideri, sentendosi reciprocamente ricambiata, un pilastro dello scorrere quotidiano.

La mia vera profonda ambizione è essere felicemente meno sola.

Devo solo capire dove si è nascosta 'sta tizia.