mercoledì, febbraio 08, 2012

Scegli me

Ti scappa dalle mani con un salto, un gesto inconsulto, scappa via dal tuo letto. Con il suo collo sudato ed i suoi occhi iniettati di sangue, sembra chiamarti, la stronza.
"SCEGLI ME!" - un urlo che rompe il silenzio del cielo. Rabbrividisci.
Vorresti afferrarla, prenderla, stringerla, tenerla. Vorresti soffocarla.
Se solo potessi averla fra le tue mani, un solo minuto, il tempo necessario per poter stritolare il suo gracile collo, e dipingere di lividi il suo pallore.
Vorresti gremire questo piccolo mostriciattolo, che ti spezza il fiato.
Vorresti prenderlo per i capelli, per poterlo guardare dritto nelle pupille dei suoi occhi color del legno d'acero e dirgli: "ti amo, sono qui per te. Scegli me".
Scappa, dalle tue mani. Puttana. Veloce si rintana in un antro. Sibilla.
Ivi infili le dita, dentro, agitandole come un pazzo furioso, e ti graffi.
Ti laceri - dannati contorni di pietra, irregolari ed acuminati.
Ti si lacera anche l'urlo, in gola. Si blocca e si estingue. Muore, prima di nascere. Di più, non riesci a fare e ti accasci sotto il peso della sconfitta. Crolli.
Non la prendi: è veloce, questa sporca lurida femmina. Bastarda infame.
Riprendi fiato e deglutisci, così forte che il cuore ti si stringe in una morsa. Sanguini, come una colata di lava. Ti chini, poggi le labbra nella fessura.
Urli: "SCEGLI ME!".

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