sabato, luglio 26, 2014

E' colpa mia

 
Negli ultimi giorni ho avuto qualche problema a buttar giù due righe.
Troppi pensieri.
Troppa stanchezza.

L'ultimo anno passato è stato per me devastante sotto molti punti di vista; ha risucchiato le mie energie vitali fino a ridurle ad una sola goccia, utile o per esalare l'ultimo respiro o per alimentare di nuovo da zero il mio apparato umano.

Nonostante siano trascorsi circa quindici giorni evitando di intraprendere percorsi impegnativi di un qualunque tipo, mi sento ancora immensamente stanca. Troppo stanca per amare, troppo stanca per odiare.

Ho sempre agito in nome di quello che reputavo giusto, anche se spesso intransigente; anche quando ho offeso qualcuno contro cui inveivo le peggiori offese che orecchio umano possa udire, credevo di essere nel giusto: dovevo difendermi.
Allo stato attuale delle cose provo per me stessa dispiacere e un po' pena per moltissimi comportamenti immaturi che ho avuto: quando si poteva trattare un accordo, mi ostinavo a far valere la mia irremovibile posizione. Ci sono stati dei momenti in cui un compromesso non avrebbe reso la mia posizione incoerente o debole, anzi l'avrebbe resa forse degna di stima.
L'orgoglio è il faro che guida ognuno di noi lungo un percorso di inesorabile autodistruzione.

Mi scuso ufficialmente con tutti coloro con cui sono stata troppo spesso irragionevole e che forse per insicurezza ho volontariamente allontanato.

Agisco come vorrei che gli altri agissero nei miei riguardi, con onestà e lealtà, a volte con severità, e credo che la Bibbia con la frase "non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te", abbia profondamente ragione. Troppo spesso non si considera neppure questa possibilità. La cosa più importante è celata dietro i propri interessi ed è l'avere-avere-avere senza mai dare e senza preoccuparsi di dare o essere un esempio.
Non ci si può aspettare di poter incriminare o anche solo rimproverare qualcuno per una cosa che noi stessi abbiamo fatto in passato. Non ci si può nemmeno aspettare che qualcuno si comporti bene con noi di rimando ai nostri compormenti retti.
A buon rendere, è l'unica speranza che possiamo riporre dietro le nostre azioni.

In questa vita non c'è sufficiente tempo per aspettare, prendiamola così com'è, anche se diluvia.

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