domenica, luglio 13, 2014

Lo scrittore


Ti scrivo ettolitri di endecasillabi
pensarti tutta quanta è quel che un uomo vuole,
e a furia di desiderarti, di descrivere le parti del tuo corpo
m'hai ridotto a uno scrittore.


Son bella un rudere, la barba pizzica,
questa camicia se ne andrebbe volentieri in tintoria da sola,
se potesse, lo farei io ma non posso,
non adesso che ho da scrivere di te.

Serve l'amore
per scrivere miliardi di poesie
piene di rose e di tutte quelle altre smancerie
analfabetiche rime senza originalità.
Serve l'amore a rendermi ridicolo per te.


E suonano alla porta,
sì, ma non mi importa, scuocerò la pasta, brucerò il caffè
voglio stare qui a crearti a disegnarti ad affogarti
nell'inchiostro delle rime e dei cliché.

Mi metto in posa là sulla mia scrivania
e con la punta della penna con grandeur,
ma è una biro da due soldi
di una cassa di risparmio che è fallita proprio qualche giorno fa.

Serve l'amore
per scrivere miliardi di idiozie
piene di rose e di tutte quelle altre smancerie
analfabetiche rime senza originalità.
Serve l'amore a rendere creativo pure me.

--..--.--.-.-.......--..------.-.-..--.. .---..-.-.-

Una cosa che ho sempre adorato fare, sebbene io sia abbastanza negata, è cantare: attualmente non ho ancora capito se scrivo peggio di come canto o canto peggio di come scrivo.

Cantare cantare cantare senza però farmi ascoltare.
Cantare per me, per me soltanto, per sentirmi come mai nessun uomo è riuscito a farmi sentire, per illudermi di poter essere migliore, di potermi sentire felice, di poter riuscire a piangere, di poter sentire quella musica tutta la vita come sottofondo alle mie giornate, come nelle scene dei film. Ah, i film, *bestemmia*.

Mi è sempre piaciuto un sacco alzare al massimo il volume e mescolare la mia voce con quella registrata, fare la "seconda voce" con note più o meno improbabili di corredo alla melodia principale e ballare come se ci fossi tu a guardarmi, perché se tu ci fossi davvero non ce la potrei mai fare a farlo.

Ho sempre adorato usare la voce come valvola di sfogo, cantare a squarciagola canzoni che sembravano essermi cucite addosso, come quella che ho trascritto.
Cantavo quando ero arrabbiata tantissimo, talmente tanto che l'unica cosa che riuscivo a fare nel frattempo era piangere.
Cantavo quando ero felice o avevo bisogno di esserlo, canzoni su cui potermi dimenare, agitanto le mani e facendo smorfie che per mia dignità non riporto.

Ho smesso di farlo perché mi sembrava che non servisse a niente.
Ho realizzato che ho fatto una puttanata e ho ancora bisogno di illudermi per poter riuscire a raggiungere il capolinea, per questo torno a cantare.

E secondo me la canzone più sexy su cui improvvisare uno streap tease è questa:


Vado a fare una doccia.

4 commenti:

  1. Con un pò di intuito qualcosa ho decodificato (poco, solo le prime 3 parole e qualche sillaba), lo spazio è importante dopo tutto :D
    Bella canzone non la conoscevo
    Bye

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    1. Topputo, Pinucci o mio fratello? Naa, ci sono troppe poche k per essere mio fratello! :D

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  2. No nessuno dei tre mi spiace. Ho trovato questo angolino nella rete per caso e mi sono messo a spulciare un pò tutto qua :)

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    1. Hu, macchefico, una new entry!!! :D
      Beh, allora grazie per essere qui. :)

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