venerdì, settembre 26, 2014

Bristol - Londra

Bristol, dunque, cosa posso dire su Bristol. Mah, non è un posto in cui ci verrei a vivere, ecco, ma tutto sommato in UK ci sono posti mille volte peggiori di questa città. E' una città abbastanza portuale e si vede. Mezza distrutta dalle bombe, accosta palazzi orribili accanto ad edifici imponenti e decorati. Non è bella ma nemmeno orribile. La vita notturna è abbastanza florida però: ci sono un sacco di diciottenni sbronzi in giro con ragazzette alticce e seminude. Ah, l'università e i vent'anni, che bella cosa. A parte questo, la gente dice continuamente "man" accanto a qualsiasi cosa:
Fuck you, man!
Sorry, man!
Thank you, man!
Cheers, man!
Excuse me, man...
Potete continuare la lista a vostro piacere e avrete sicuramente accostato molto bene la parola "man" in modo Bristolese.
A parte questo, non c'è molto da dire di Bristol. Ah, c'è Carlo Giosio lì, se v'interessa. Ma nient'altro da segnalare.
Adesso sono tornata a Londra e ciò significa solo una cosa: il mio viaggio è finito. Ebbene sì, domani sarà l'ultimo giorno che passerò in terra straniera e ciò conclude questa fantastica avventura. Con questo post, si conclude anche la serie che è stata finora etichettata sotto il tag "Diario di bordo", per cui se stavate leggendo questo blog per sapere se sarei arrivata alla fine ancora viva, potete congedarvi ed è stato un piacere avervi avuti come lettori.



Adoro Trafalgare Square. Mi fa ricordare di quando avevo quattordici anni, di quando insieme abbracciavamo quel leone. Mi ricorda quanto mi piacesse correre, quanto questo fosse importante per me prima che tu distruggessi quello che ora non riesco a ricostruire. Mi ricorda quel giorno al London Dungeons, le lacrime infinite versate sui gradini di un palazzo. Mi ricorda quel musical di cui non ho capito una parola, mano nella mano. Mi ricorda della ragione e della memoria di cui mi hai privato e che a distanza di tempo non riesco a colmare. Ma ti troverò, brutto bastardo.

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